Mr. Marco Buti
Director-General
for Economic and
Financial Affairs
European Commission
B-1049 Bruxelles
Roma, 27 giugno 2017
Egregio,
domattina Lei
interverrà al panel sui cicli economici in Portogallo nell’ECB
Forum.
La crisi attuale è direttamente condizionata dalle pratiche
contabili bancarie che non considerano la creazione di liquidità
(Euro immateriale) all’attivo dei loro bilanci e che,
contemporaneamente, non segrègano i depositi della clientela dallo
Stato Patrimoniale. La creazione di nuova valuta FIAT che le banche
praticano quando fanno prestiti, investimenti o pagamenti di
fornitori, non risulta registrata nell'attivo dei flussi di cassa delle banche:
né della Banca Centrale, né delle banche commerciali. La BCE, come
ben sappiamo, risolve parzialmente il problema occultando al pubblico
il proprio Rendiconto Finanziario (Cash Flow Statement) – infatti
non lo pubblica. Nel caso delle banche commerciali, almeno in Italia,
il rendiconto finanziario viene pubblicato, ma senza indicare la
creazione di denaro. Stiamo parlando di cifre notevolissime (qui la
recente statistica pubblicata dalla Banca d’Italia:
https://seigneuriage.blogspot. it/2017/06/quantita-di-moneta- creata-dal-sistema.html
)
Se le banche
indicassero la quantità di denaro creato nell’ATTIVO del bilancio,
non si troverebbero esposte ai fragili bilanci che risultano oggi. E’
vero che la creazione di denaro a sua volta rappresenta una
PASSIVITÀ, ma indicandola come “valuta in circolazione”, nel
caso della BCE, o come “debiti verso clientela”, nel caso delle
banche commerciali, questa passività rimane irredimibile. Questa
passività – che attualmente lo è solo di nome – dovrebbe essere
inverata come “debito da signoraggio” e diventare una passività
riscuotibile da parte dei Tesori dei paesi membri della UE i quali, a
loro volta, dovrebbero aprire una voce attiva in bilancio denominata
“signoraggio da creazione di valuta FIAT”.
La corretta lettura
degli standard contabili internazionali impone di considerare la
creazione di denaro come un aumento delle attività delle banche.
Solo allora si potrà trovare una adeguata soluzione alla crisi
incomprensibile di banche che, sole, hanno il potere di creare il
denaro, e quindi alleviare le tensioni che oggi affliggono le
politiche comunitarie. La politica dello struzzo, di nascondere la
polvere sotto al tappeto, potrà forse far guadagnare tempo. Ma
quando i nodi verranno pubblicamente al pettine potrebbe essere
troppo tardi e troppo difficile per Mago Draghi trovare un nuovo
coniglio credibile da estrarre dal vecchio cilindro e, per la
Commissione Europea, sarebbe una perdita letale di credibilità.
La invito quindi
cordialmente a trasmettere al Forum la possibilità di adeguare finalmente la
stesura dei bilanci bancari agli standard contabili IAS-IFRS che, in
questo particolare caso, (IAS 7.6) trovano pure corrispondenza nelle
US-GAAP (US GAAP ASC 942-230-20) e quindi non dovrebbero occasionare
alcun attrito con gli Stati Uniti che, fino ad oggi, non hanno ancora
pensato a questa semplice soluzione.
Rimanendo a Sua
disposizione per i dettagli, Le porgo cordiali saluti,
Marco Saba
Contabile forense ed
economista
Skype: marcosabait
Tel +39 331 334 1239
Email:
marcosabait@gmail.com
Riferimenti:
- Cash Flow
Accounting in Banks— A study of practice, Ásgeir B. Torfason,
University of Gothenburg - 2014
- Cash Flow
Reporting by Financial Companies: A Look at the Commercial Banks By
Charles W. Mulford and Eugene E. Comiskey - 2009
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