mercoledì 28 giugno 2017

Forum BCE sul central banking: lettera a Marco Buti sui cicli e la crisi

Mr. Marco Buti
Director-General for Economic and
Financial Affairs
European Commission
B-1049 Bruxelles


Roma, 27 giugno 2017

Egregio,

domattina Lei interverrà al panel sui cicli economici in Portogallo nell’ECB Forum. 

La crisi attuale è direttamente condizionata dalle pratiche contabili bancarie che non considerano la creazione di liquidità (Euro immateriale) all’attivo dei loro bilanci e che, contemporaneamente, non segrègano i depositi della clientela dallo Stato Patrimoniale. La creazione di nuova valuta FIAT che le banche praticano quando fanno prestiti, investimenti o pagamenti di fornitori, non risulta registrata nell'attivo dei flussi di cassa delle banche: né della Banca Centrale, né delle banche commerciali. La BCE, come ben sappiamo, risolve parzialmente il problema occultando al pubblico il proprio Rendiconto Finanziario (Cash Flow Statement) – infatti non lo pubblica. Nel caso delle banche commerciali, almeno in Italia, il rendiconto finanziario viene pubblicato, ma senza indicare la creazione di denaro. Stiamo parlando di cifre notevolissime (qui la recente statistica pubblicata dalla Banca d’Italia: https://seigneuriage.blogspot.it/2017/06/quantita-di-moneta-creata-dal-sistema.html )

Se le banche indicassero la quantità di denaro creato nell’ATTIVO del bilancio, non si troverebbero esposte ai fragili bilanci che risultano oggi. E’ vero che la creazione di denaro a sua volta rappresenta una PASSIVITÀ, ma indicandola come “valuta in circolazione”, nel caso della BCE, o come “debiti verso clientela”, nel caso delle banche commerciali, questa passività rimane irredimibile. Questa passività – che attualmente lo è solo di nome – dovrebbe essere inverata come “debito da signoraggio” e diventare una passività riscuotibile da parte dei Tesori dei paesi membri della UE i quali, a loro volta, dovrebbero aprire una voce attiva in bilancio denominata “signoraggio da creazione di valuta FIAT”.

La corretta lettura degli standard contabili internazionali impone di considerare la creazione di denaro come un aumento delle attività delle banche. Solo allora si potrà trovare una adeguata soluzione alla crisi incomprensibile di banche che, sole, hanno il potere di creare il denaro, e quindi alleviare le tensioni che oggi affliggono le politiche comunitarie. La politica dello struzzo, di nascondere la polvere sotto al tappeto, potrà forse far guadagnare tempo. Ma quando i nodi verranno pubblicamente al pettine potrebbe essere troppo tardi e troppo difficile per Mago Draghi trovare un nuovo coniglio credibile da estrarre dal vecchio cilindro e, per la Commissione Europea, sarebbe una perdita letale di credibilità.

La invito quindi cordialmente a trasmettere al Forum la possibilità di adeguare finalmente la stesura dei bilanci bancari agli standard contabili IAS-IFRS che, in questo particolare caso, (IAS 7.6) trovano pure corrispondenza nelle US-GAAP (US GAAP ASC 942-230-20) e quindi non dovrebbero occasionare alcun attrito con gli Stati Uniti che, fino ad oggi, non hanno ancora pensato a questa semplice soluzione.

Rimanendo a Sua disposizione per i dettagli, Le porgo cordiali saluti,

Marco Saba
Contabile forense ed economista
Skype: marcosabait

Riferimenti:
- Cash Flow Accounting in Banks— A study of practice, Ásgeir B. Torfason, University of Gothenburg - 2014

- Cash Flow Reporting by Financial Companies: A Look at the Commercial Banks By Charles W. Mulford and Eugene E. Comiskey - 2009

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