Svizzera: Consiglio Federale come Erode
http://www.iniziativa-moneta-intera.ch/notizie/singola/svizzera-consiglio-federale-come-erode/
La reiezione del Consiglio federale non è plausibile
Purtroppo il Consiglio federale ignora i numerosi
aspetti positivi dell’iniziativa Moneta intera. Oltre a ciò, i cinque
principali argomenti del Consiglio federale contro una riforma per la
moneta intera sono facili da confutare.
1) Il Consiglio
federale teme che la moneta intera sia una profonda riorganizzazione
del sistema monetario e del settore finanziario, priva di
sperimentazione e legata a notevoli rischi.
La dichiarazione del Consiglio federale è in
contrapposizione con lo stato attuale delle ricerche scientifiche in
merito alla moneta intera. La rinomata impresa di revisione contabile e
consulenza manageriale KPMG in un metastudio mostra che la maggioranza
degli studi scientifici arrivano ad un risultato positivo: la moneta
intera porta a maggiore stabilità economica e a più impieghi, a meno
debiti pubblici e privati e ad una prevenzione dell’inflazione. Il
Consiglio federale non considera questi studi, nemmeno in una riga. Già
in passato il FMI aveva indicato chiaramente i vantaggi nello studio
tecnico “The Chicago Plan Revisited”.
2) Il Consiglio
federale ignora il fatto che la moneta intera esiste già da sempre e
dappertutto, e che l’iniziativa Moneta intera non auspica niente di
fondamentalmente nuovo.
Moneta intera sotto forma di monete, banconote e
moneta elettronica emessa dalla Banca nazionale è ciò che i cittadini
intendono come “denaro” e ciò per cui fondamentalmente si sono espressi
nella votazione popolare del 1891. La moneta scritturale elettronica
delle banche private si è diffusa solo negli ultimi decenni con
l’introduzione del traffico di pagamenti elettronico. Ciò è avvenuto
inavvertitamente. Secondo sondaggi circa l’80% dei cittadini è
dell’opinione che il denaro elettronico sia creato dalla Banca
nazionale svizzera e non dalle banche private. L’iniziativa Moneta
intera corregge questa deriva e trasforma le attuali promesse di
pagamento in vera moneta intera.
3) Il Consiglio federale teme che tramite l’emissione esente da debito la BNS sia esposta maggiormente alla brama politica.
La BNS è da sempre, e pure oggi, sotto grande
pressione politica e deve affrontarla. Negli scorsi anni ha dimostrato
la sua indipendenza per quanto concerne le distribuzioni degli utili ai
Cantoni o anche per quanto concerne le sue considerazioni
nell’interesse generale del Paese in merito alla forza del Franco
svizzero o a crisi finanziarie e bancarie. Non è comprensibile perché
una distribuzione direttamente ai cittadini – una delle opzioni per la
messa in circolazione di nuovo denaro – dovrebbe contribuire ad una
politicizzazione della BNS. Questo dividendo di cittadinanza (una forma
di “Helicopter money”) viene già discusso a livello internazionale
come importante supplementare strumento di politica monetaria. Da ciò
non può essere dedotta una brama politica.
4) Il Consiglio federale teme che si riduca il potenziale di utili per le banche.
Le banche possono realizzare elevati utili con e
senza moneta intera. Ciò è dimostrato dalla PostFinance, che già oggi
opera similmente ad una banca di moneta intera, in quanto non può
creare denaro per conto proprio. La PostFinance ha un utile annuo di
circa CHF 600 milioni. Pure assicurazioni ed altre imprese finanziarie
lavoro in maniera redditizia senza creare denaro per conto proprio.
L’attuale privilegio delle banche di creare denaro
corrisponde ad una enorme sovvenzione statale. Oggi le banche hanno
vantaggi concorrenziali ingiustificati nei confronti di tutte le altre
imprese. Una tale distorsione della concorrenza non è conforme ad
un’economia di mercato. In tempi di interessi nulli le banche non
traggono più vantaggi dalla creazione di denaro ma realizzano
ugualmente utili. Per le banche è indifferente creare denaro a costo
zero oppure ottenerlo in prestito dalla BNS senza interessi. Per questo
motivo la riforma per una moneta intera è per le banche
finanziariamente neutrale.
5) Il Consiglio federale teme che la massa monetaria non potrebbe più essere ridotta.
Per ridurre la massa monetaria, anche con la moneta
intera la BNS può in ogni momento vendere valute o titoli di valore
oppure non rinnovare crediti alle banche. La BNS non emetterà mai tutto
il denaro esente da debito. In pratica, la quantità di denaro emessa
esente da debito, in proporzione agli attivi della BNS sarà così esigua
da non risaltare, anche se dovesse ripetere l’emissione esente da
debito per anni. Supponendo che la BNS distribuisca annualmente CHF 5
miliardi (l’attuale distribuzione della BNS è di CHF 1 miliardo annuo),
ciò costituirebbe 1% del bilancio attuale.
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