Comunicato stampa, 18 gennaio 2017
Il Consiglio federale presume cattiva volontà da
parte della Banca nazionale
Gli iniziativisti dell'iniziativa Moneta intera controbattono
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Berna – Il comunicato
del Consiglio federale in merito all’iniziativa Moneta intera ignora
l’occasione storica offerta dell’iniziativa e discredita ingiustificatamente la Banca nazionale
svizzera. Questa è l’opinione degli iniziativisti, che controbattono il
messaggio del Consiglio nazionale con una presa di posizione pubblica.
Il
Consiglio
federale presenta come centrale argomento per la sua reiezione
dell’iniziativa
Moneta intera che con la moneta intera la Banca nazionale svizzera
dovrebbe effetuare una politica monetaria nociva alla Svizzera. “Perché
la BNS dovrebbe
fare ciò, se con l’iniziativa Moneta intera essa ottiene ulteriori
possibilità
per praticare una politica monetaria saggia ed efficace?” si chiede
l’iniziativista Dr. eoc. Reinhold Harringer. Ciò in effetti non è
comprensibile. Il Testo
costituzionale dell’iniziativa Moneta intera non prescrive alla BNS
alcuna
politica monetaria concreta, bensì le trasferisce unicamente la
competenza sull’emissione di denaro elettronico. “Con l’iniziativa
Moneta intera la BNS
non viene costretta a nessuna pratica che sia in contraddizione con
l’interesse
generale del Paese e con la stabilità dei prezzi. Grazie all’iniziativa
moneta
intera, la BNS può invece risolvere proprio quei problemi che oggi
fondamentalmente non è in grado di risolvere poiché gli mancano gli
strumenti necessari”,
continua l’economista.
Il Consiglio federale perde
un’occasione storica.
Malgrado il
Consiglio federale attesti all’iniziativa Moneta intera la giustificazione
dell’obiettivo, la qualità tecnica e la fattibilità pratica – anche nel
contesto internazionale – egli ignora le grandi opportunità per l’economia
svizzera e per la popolazione. Dr. eoc. Reinhold Harringer: ”Il Consiglio
federale non entra in merito al fatto che l’iniziativa Moneta intera attenua
sostanzialmente l’urgente problematica del too-big-to-fail, rende possibile una
riduzione dei debiti come pure che studi scientifici concludono che l’iniziativa
Moneta intera porterebbe a maggiore occupazione, a stabilità economica e ad una
maggiore stabilità dei prezzi.”
Il Consiglio federale inventa una
tassa per la riduzione della massa monetaria.
Nel suo
comunicato, il Consiglio federale sostiene inoltre che con la moneta intera la
massa monetaria possa essere ridotta solo tramite una tassa speciale. In realtà
invece la BNS potrebbe ridurrre la massa monetaria in qualsiasi momento, come
oggi, non rinnovando crediti alle banche oppure vendendo valute e altri attivi
in cambio di franchi. Con la moneta intera le possibilità della BNS di
adempiere al suo mandato costituzionale sono maggiori, non minori.
Ulteriori informazioni:
Buono a sapersi - Iniziativa Moneta intera
L’iniziativa
Moneta intera richiede che il denaro elettronico (moneta scritturale o
bancaria) sia equivalente al denaro contante, vale a dire un mezzo legale di
pagamento. In dicembre 2015 l’iniziativa Moneta intera, per denaro a prova di
crisi e la creazione di denaro riservata alla Banca nazionale, è stata
inoltrata con oltre 110'000 firme. Probabilmente alla fine del 2017 i cittadini
saranno chiamati a votare in merito. L’iniziativa Moneta intera è stata
lanciata dall’associazione apartitica Modernizzazione
Monetaria (MoMo). Del suo Consiglio scientifico fanno parte, tra altri, Philippe
Mastronardi, Professore emerito di Diritto pubblico, Sergio Rossi, Professore
di macroeconomia ed economie monetaria e Peter Ulrich, Professore emerito di
etica economica.
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